L’arte come ispiratrice
… le scenografie che creavo attorno alle collezioni catturavano plauso e applausi: ma era divorante, spazi per me non c’erano più. Non avevo più il tempo di scrivere a arte e nemmeno al vederla, tutto succedeva in funzione dell’azienda. A quel punto ho detto basta, un basta che non era un vero basta però. Beh, ideare e progettare capi d’abbigliamento, quello mi piaceva, stimolava la mia fantasia e del resto continuo a farlo anche oggi.
Così ho ridotto l’attività e come si dice in gergo manageriale, l’ho posizionata su un livello più alto. Disegno e produco cose esclusive che piacciono prima di tutto a me: poi se piacciono anche agli altri tanto meglio. Anche perché in genere piacciono. Sono creazioni che poco hanno a che fare con i gusti correnti e molto di più con la sensibilità di Giuliana, con le affinità che nel tempo ha sviluppato. Amo il colore, e simbolo della fantasia, Il retaggio al una cultura antica che lo usava per delineare e animare le forme nel comunicare emozioni o per tessere allegone.
Soprattutto amo guello della mia geografia esistenziale di Venezia: soffuso nella luce baluginante dei suoi tramonti, morbido nelle tonalità smorzate della Laguna e di Cortina: acceso, vivo ma pieno di sfumature, il rosa perlaceo della dolomia all’alba, il candore della neve, il bruno denso e screziato delle essenze.
Ma a guardare le sue invenzioni, a vederle indossate si capisce che oltre a colore c’è dell’altro. Altre fonti concorrono alla loro fortuna. il materiale per esempio. Il cashmere, ma solo quello di altissima qualità. La sua morbidezza calda e avvolgente esalta i colori. i miei colori, e interpreta certi lati della mia psicologia. Poi ci sono i ricami che danno personalità, che sottolineano l’individualità di chi li sfoggia.
E ancora c’è l’arte per la quale ho un trasporto che dire innato”. Nelle collezioni tutto questo intreccio al ispirazioni si manifesta in modo sintonico attraverso linee sinuose, fascianti, arricchite da trecce e giochi di punto, con gonne ampie, fluide, ondeggianti, mediante tocchi e particolari, piccole citazioni che rendono riconoscibile lo stile Monique Lecerf. Unico.